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ln linea di principio articoli con combinazioni hard-soft vengono prodotti in due fasi: nella prima viene iniettato un componente (solitamente quello rigido) nella seconda si procede al sovrastampaggio del materiale complementare. A seconda delle capacità produttive richieste e della complessità del pezzo vengono impiegate tecnologie diverse, con diversi gradi di complessità. Qui di seguito sono elencate alcune tecniche per la realizzazione di articoli bimateriale:

  • Realizzazione su due presse ad iniezione con due stampi distinti. Produzione dell’ “inserto”, inserimento manuale nel secondo stampo, sovrastampaggio.
  • Realizzazione su due presse ad iniezione con due stampi distinti. Produzione dell’ “inserto”, inserimento automatizzato nel secondo stampo, sovrastampaggio.
  • Realizzazione su pressa dotata di due unità di iniezione e stampo rotante. Stampaggio dell’inserto e sovrastampaggio del secondo materiale in automatico.

 

Stampaggio a iniezione a 2 componenti

 

  • Realizzazione su pressa dotata di due unità di iniezione e stampo con maschi mobili. Stampaggio dell’inserto e sovrastampaggio del secondo materiale in automatico.

 

Stampaggio a iniezione a 2 componenti

 

Le ultime due varianti sono sicuramente le più costose ma anche le più efficaci. In effetti malgrado i costi di investimento iniziali, l’uso di presse bimateriale combinato con stampi rotanti o mobili permette di ottenere pezzi finiti ad ogni apertura stampo. Ciò è di indubbio vantaggio non solo per il ciclo di produzione ma anche per la qualità dell’adesione tra i due materiali.

Evitando l’estrazione dell’ “inserto” si riducono notevolmente i tempi tra lo stampaggio del materiale rigido e il sovrastampaggio del materiale elastico. In questo modo non si va incontro ad un eccessivo raffreddamento dell’inserto cosa che comprometterebbe il processo di interdiffusione dei due materiali.